Spiaggia libera

Il paesaggio è quello familiare della costa romagnola ritratto nelle giornate d’inverno quando lo spazio non ha i limiti irrispettosi della natura dettati dalla (…)
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È un progetto “open” iniziato negli anni ottanta e tuttora in corso. Ad ogni inverno si aggiunge sempre qualche immagine.

  • In archivio sono a oggi presenti circa 400 negativi in bianco e nero e circa 500 file digitali
    • negativi in BW formato 24×36
    • digitale full frame
  • macchine usate nel corso di 40 anni circa:
    • Olympus OM1 – ottica ZuiKo 28 mm, f 3.5
    • Nikon FM – ottica Nikon 28 mm, f2.8
    • Nikon F – ottica Nikon 28 mm, f2.8
    • Leica 3c – ottica Jupiter 12 35mm, f2.8
    • Nikon D700 – ottica 35mm f2.8
    • Leica Q – ottica fissa 28mmf1.7
    • Leica M10 – ottica 35 mm, f2.0

Il paesaggio è quello familiare della costa romagnola ritratto nelle giornate d’inverno quando lo spazio non ha i limiti irrispettosi della natura dettati dalla pratica estiva.
Le immagini, delle persone e degli “oggetti innaturali” protagonisti del campo, scattate dal 1981 al 2016 restituiscono un trentennio, un’epoca che il fotografo stesso definisce una realtà senza tempo. 

Il mare con il suo moto incessante si libera di tutti i relitti che salgono dal suo abisso e sulla riva ≪dove sembrava esserci soltanto arena, ghiaia, alghe e minutissimi gusci di conchiglie, il ritirarsi dell’acqua ora rivela un lembo di spiaggia costellato di barattoli, noccioli, preservativi, pesci morti, bottiglie di plastica, zoccoli rotti, siringhe, rami neri di morchia≫. 

Il fotografo si muove nel suo spazio illimitato dove l’orizzonte è visibile come punto di riferimento costante e gioca con la casualità degli oggetti che incontra, ritrae i rifiuti trattenuti e inglobati dalla natura, cattura figure solitarie intente a godere del tempo libero e della libertà. 

Nelle immagini di Gabriele la spiaggia d’inverno è il luogo intimo della contemplazione, della lentezza, della bellezza selvaggia da salvaguardare e dei sentimenti e degli affetti. negli anni ottanta il padre fotografo comprò una piccola casa di vacanza dove trascorrere le estati, poco prima della costruzione dei caotici insediamenti urbani. 

Sonia Mugellesi